venerdì 19 settembre 2008

Ndrangheta e camorra a Reggio - Lettera di Sonia Alfano


Questo il commento di Sonia Alfano, presidente dell'Associazione Nazionale Famigliari delle Vittime di Mafia e figlia di Beppe Alfano, giornalista ucciso dalla mafia nel 1993, dopo la pubblicazione dell'ultimo numero dell'Espresso che denuncia le infiltrazioni mafiose nelle regioni del nord confermando quanto pubblicamente dichiarato dalla presidentessa dell'associazione nei due recenti incontri a Reggio Emilia e Luino.

"Giorni fa, tra l'indiferrenza totale della classe politica reggiana e la grande partecipazione popolare, mi sono recata a Reggio Emilia, grazie ad una manifestazione magistralmente organizzata e condotta dai grilli reggiani, per denunciare pubblicamente ciò che in molti sanno ma che i politici preferiscono non vedere. L'intera Emilia, così come altre vaste zona del nord Italia, sono state invase dalle cosche siciliane, calabresi e campane. Sono riusciti ad infiltrarsi nel tessuto economico della regione ed hanno messo le mani sugli appalti pubblici e sull'economia privata. In città come Reggio Emilia e Modena, che possiamo ormai considerare ad alta densità mafiosa ma, fortunatamente, con un tessuto sociale ancora sano, il settore dell'edilizia è il vero e proprio eldorado delle mafie. La città è stata, in pochi anni, cementificata selvaggiamente e molte nuove unità abitative restano addirittura vacanti. Stupisce anche il florilegio di rotonde stradali; piccoli appalti, graditissimi alla mafia, tramite i quali riciclare denaro sporco senza dare troppo nell'occhio.
La mafia, dopo aver depredato il sud, umiliato i cittadini della mia terra, ucciso uomini, donne e bambini, tolto qualsiasi diritto alle persone oneste, è passata all'attacco del nord Italia.
E' con preoccupazione che lancio un appello ai cittadini emiliani e di tutto il nord Italia: Dovete riprendere le redini delle vostre città, monitorare personalmente l'azione dei vostri amministratori, controllare gli appalti, spulciare uno ad uno i nomi dei costruttori, degli amministratori delle aziende, dei finanziatori privati, cui il vostro comune affida i servizi ed i lavori pubblici e controllarne le eventuali vicinanze, di qualsiasi specie, con appartenenti ai clan.
La situazione è grave e non è più possibile delegare ad altri il compito di far rispettare la legalità poichè proprio i rappresentanti del popolo hanno permesso che tutto ciò avvenisse e, come se non bastasse, continuano a tacere senza lanciare alcun allarme. Il controllo sociale è l'unico mezzo efficace per arrestare l'ascesa dei clan.
Bisogna agire ora ed in fretta. Se tutto ciò non verrà fatto i clan controlleranno presto le amministrazioni comunali nella loro interezza, si impossesseranno dell'editoria locale così da controllare l'opinione pubblica ed a quel punto sarà troppo tardi.
E' una scena già vista nelle regioni del sud dove i rischi appena sopra paventati sono invece solide realtà.
Io, a nome dell'Associazione Nazionale Famigliari delle Vittime di Mafia, mi impegnerò a prendere parte in prima persona alla vostra lotta contro la mafia e ad essere presente nel territorio di Reggio come risposta dell'antimafia sociale alle cosche".
Sonia Alfano
Associazione Nazionale Famigliari delle Vittime di Mafia

domenica 14 settembre 2008

Campania: L'inceneritore della Camorra & 'Mastrolindo' Berlusconi...



"Mastrolindo" Berlusconi con la bacchetta magica del "mago" Bertolaso ha veramente ripulito tutta Napoli ? Oppure la situazione è ancora precaria ? Lo abbiamo chiesto all'assessore tecnico all'ambiente della Campania Walter Ganapini.

Intanto sembre per restare in argomento 'rusco', due cronisti dell'Espresso hanno rilevato con una intervista-scoop la Gestione di 20 anni rifiuti tossici e non nel Casertano in mano ai Clan camorrista dei Casalesi e politici collusi tra cui spunta il nome del Sottosegretario Cosentino (FI-PDL).

Una frase tra le tante fa capire tante cose:

"Cosentino mi disse che si era adeguato alle scelte fatte 'a monte' dai casalesi che avevano deciso di realizzare il termovalorizzatore a Santa Maria La Fossa"

Eccolo qui l'inceneritore del clan dei Casalesi! Naturalmente nessuna televisione ha ripreso ed approfondito la cosa... Che il clan dei Casalesi abbia interesse a costruire l'inceneritore di Santa Maria La Fossa (Caserta) non è una notizia...


sabato 13 settembre 2008

Nomine regionali: una legge anti-casta da firmare

E' stata presentata Una legge regionale d'iniziativa popolare per dire basta alle nomine in mano ai partiti. E' stata presentata dai gruppi degli 'Amici di Beppe Grillo' di Bologna, Reggio, Modena, Imola in collaborazione con il professor Graziano Pini dell'Università di Modena e Reggio. Per far sì che la legge possa essere discussa nel consiglio regionale dell'Emilia Romagna, i proponenti dovranno raccogliere almeno 5.000 firme in tutta la Regione.
In base a questo PdL le nomine di competenza regionale vengono vincolate a:1- massima pubblicità (art. 8 commi 1 e 2)2- trasparenza: sono pubblicati via internet i curriculum vitae dei candidati (art. 9 comma 4); le delibere di nomina (art. 10 comma 7); l’albo delle nomine effettuate (art. 10 comma 5); i CV dei nominati, i relativi compensi e, qualora non siano autocandidati, coloro che li hanno proposti per la nomina (art.10 comma 2)3- assenza di conflitti di interesse (art. 3 comma 2)4- non cumulabilità (art. 8 comma 3)5- professionalità (art. 2 comma 3; art. 9 comma 3)6- avvicendamento (art. 8 comma 3)7- parsimonia negli emolumenti (art. 3 comma 3).
E' previsto inoltre che le cariche non siano cumulabili e non si possano ricoprire ruoli se colpiti da condanne definitive. In Friuli una proposta simile è stata bocciata dal consiglio regionale (toh ...) vedremo cosa farann i solerti dipendenti del popolo (o dei partiti ?) emiliani e romagnoli... Io intanto firmero'.

domenica 7 settembre 2008

SONIA ALFANO, LOTTA ALLA MAFIA



Sonia Alfano, presidente Associazione nazionale famigliari vittime di mafia e figlia di Beppe Alfano, giornalista free lance ucciso dalla mafia nel 1993 per le sue inchieste scomode chiede di far luce su alcune 'stranezze' della strategia anti-racket di Confindustria Sicilia e non solo. Sonia, che guida in Sicilia il movimento Ammazzateci Tutti! ed è stata candidata presidente della Regione Sicilia per la lista civica Amici di Beppe Grillo, ci ricorda come la ndrangheta, camorra, mafia riciclino i loro introiti nel Nord tramite la cementificazione del territorio. Reggio Emilia inclusa. Se vedete spuntare come funghi centri commerciali, palazzine vuote e rotonde forse c'è un perchè...

Leggi l'intervista a Sonia Alfano : "Se la ndrangheta è a Reggio la politica ha le sue colpe"

Leggi l'articolo di Sonia Alfano sul Carlino Reggio "Reggiani attenti la ndrangheta ha messo radici"

giovedì 4 settembre 2008

SARANNO GLI OBBLIGAZIONISTI A PAGARE IL CONTO ALITALIA ?



Da Beppe Scienza, autore de "Il Risparmio Tradito", riceviamo e pubblichiamo.
"Un salvataggio sulla pelle dei risparmiatori? I giochi non sono ancora tutti fatti, ma c’è qualcosa che stride nel piano Fenice, a prescindere da qualsisia simpatia o antipatia politica. Air France si era infatti offerta di pagare le obbligazioni 85 euro per cento di nominale. Anzi, a ben vedere è il Tesoro che avrebbe ceduto le sue all’85%. Quasi tutti gli altri se le sarebbero tenute, per incassare il 100% a scadenza. Quindi, se i detentori di obbligazioni convertibili Alitalia 7,5% 2010 finiranno per rimetterci, non saranno grati a chi fece saltare l’accordo coi cugini d’Oltralpe. Certo che gli italiani si erano disabituati ai crac a danno degli obbligazionisti, passati sei anni da quando andò a gambe all’aria la Cirio di Sergio Cragnotti e quasi cinque dal default della Parmalat di Calisto Tanzi. Vi sarà ora una nuova puntata con decine di migliaia di vittime di un altro dissesto, per giunta di una società del settore pubblico e proprio con Giulio Tremonti ministro dell’economia? Oppure, in un modo o nell’altro, i loro risparmi verranno salvati e/o reintegrati?

Saluti


Beppe Scienza

Dipartimento di Matematica
Università di Torino