AMSTERDAM -"5 maggio 1945, festa della democrazia e della liberazione dell'Olanda dal nazismo. 6 maggio 2002 fine della democrazia"."6 Maggio giorno dell'intolleranza". Queste parole, scritte sul forum internet del quotidiano "Volkskrant" da due cittadini comuni, racchiudono lo stato d'animo di ansia e sconcerto che pervade la società olandese dopo l'assassinio di Pim Fortuyn. In una monarchia costituzionale dove la regina Beatrice per festeggiare la "sua" festa il 30 aprile di ogni anno cammina liberamente tra cordoni di folla e dove quasi nessun ministro gira con la scorta, se si esclude il primo ministro, l'uccisione del leader xenofobo ha causato un vero e proprio shock collettivo. Gli unici momenti in cui le armi e la follia sembravano aver preso il sopravvento sul dibattito politico, furono gli attentati degli anni '70 di gruppi estremisti delle Molucche del Sud e l'agguato dinamitardo negli anni'80, in cui rimase paralizzata la moglie di un altro leader dell'estrema destra olandese, il neofascista Janmaat. "Da oggi l'Olanda non sarà mai più lo stessa" sentenzia e si sfoga un altro cittadino sul forum del Volkskrant. Intanto nelle strade de L'Aja ed a Rotterdam, i sostenitori più estremisti di Fortuyn sfogavano la loro rabbia sfasciando auto e vetrine. Nella capitale olandese centinaia di manifestanti hanno tentato di entrare nel Parlamento. Davanti alla casa di Pim Fortuyn nel centro di Rotterdam, diverse migliaia di persone sono passate a deporre fiori, lettere, sciarpe e bandiere olandesi e del Feyenoord la squadra di calcio della sua città. In oltre 5.000 hanno già firmato il registro di condoglianze presso il consiglio comunale di Rotterdam. Sul sito Internet della Lista Pim Fortyun, oltre 15.000 persone ieri mattina avevano già firmato il registro di condoglianze telematico. Anche i suoi più acerrimi avversari come il leader del partito di estrema sinistra Jan Marijnissen hanno espresso un dolore sincero. "Da lui mi divideva tutto, ma era una persona anti-conformista, che credeva veramente nei suoi ideali ed ha pagato per questo". "Ha perso la democrazia, oggi l'Olanda è in lutto" ha detto il leader dei liberali del Vvd Dijckstal. "Era un nemico della convivenza, ma non si può contrastare l'intolleranza con la violenza" ha dichiarato il rappresentante della comunità marocchina Abdou Menebhi. Dolore è stato espresso anche dai rappresentanti della comunità ebraica, dal quotidiano omosessuale Gaykrant e dalla squadra di calcio del Feyenoord della quale il politico era un tifoso. Tutta la campagna elettorale è stata sospesa ed i siti Internet di tutti i partiti, dai socialisti del Pvda, ai liberali di sinistra del' D'66 fino agli ex compagni di partito di Leefbarr Nederland sono listati a lutto annunciando come hanno fatto i Verdi "lo schiaffo alla democrazia". Secondo i sondaggi, il 70% della folta comunità dei gay olandesi voterà per il partito di Fortuyn.
Matteo Incerti
(IL GAZZETTINO 8 Maggio 2002)
mercoledì 8 maggio 2002
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento