mercoledì 1 marzo 2000

Intervista al Ministro fiammingo della Cultura Bert Anciaux


BRUXELLES -"Sarà difficile fare gemellaggi tra Fiandre e Veneto se nel governo della regione ci sarà una forza come la Lega Nord che in Europa è alleata pure dei nazisti fiamminghi del Vlaams Blok e persegue negli ultimi anni politiche dichiaratamente xenofobe". Bert Anciaux oggi è Ministro della Cultura del governo autonomo delle Fiandre. È uno dei leader della VolksUnie il partito indipendentista moderato. Nelle ultime elezioni è stato l'uomo politico più votato nelle Fiandre. Dei 420.000 voti raccolti dal suo partito (13%) 380.000 sono di preferenza personale per lui. I sondaggi lo accreditano oggi come il politico più popolare nelle Fiandre soprattutto tra i giovani. La VolksUnie un tempo era alleata del Carroccio tanto che partecipò con una delegazione alla dichiarazione d'indipendenza di Venezia nel settembre '96.Nel marzo 1999 la rottura definitiva dovuta ai contatti internazionali del partito di Bossi. Anciaux guida un dicastero con pieni poteri legislativi dati dalla struttura federale dello stato belga. Il governo autonomo fiammingo è di natura eterogenea. Una coalizione guidata dai liberali fiamminghi di centrodestra del VLD con socialisti (SP), Verdi di Agalev e la VolksUnie. Questo esecutivo ha mandato all'opposizione i democristiani fiamminghi della CVP per la prima volta in 40 anni pesantemente colpiti lo scorso giugno dagli scandali sulla pedofilia ed i cibi alla diossina. Le preoccupazioni delle Fiandre e del Belgio in generale sulla politica austriaca sono rappresentate soprattutto dal possibile vantaggio che potrebbe arrivare indirettamente al Vlaams Blok. Un partito dichiaratamente nazista e razzista che ha sempre difeso l'apartheid in Sud Africa. Un movimento dal quale anche Haider ha preso le distanze.

D: Lo scorso ottobre la Regione Veneto in visita a Bruxelles aveva espresso la alle autorità diplomatiche italiane la volontà di prendere rapporti con le Fiandre. Ora il Polo ha raggiunto un patto di governo con la Lega Nord di Bossi. Cosa ne pensa?

R: "Il mio punto di vista personale è che le Fiandre hanno tutto l'interesse di intensificare le nostre relazioni con altri Paesi e Regioni d'Europa. Il Veneto è senza ombra di dubbio interessante non solo dal punto di vista economico e commerciale ma anche dal punto di vista storico e culturale. Ci sono legami storici tra le Fiandre ed il Veneto e Venezia in particolare con la città di Brugge. Certo le distanze ideologiche tra il mio partito e la coalizione attuale sono molto grandi. Ma siamo profondamente preoccupati soprattutto dell'alleanza raggiunta con i nostri ex alleati della Lega Nord di. Bossi Questo partito ha alleanze organiche non solo con'l FPO austriaca ma con i nazisti fiamminghi Vlaams Blok con i quali fa gruppo a Strasburgo e che sono stati invitati a congressi leghisti nonostante le nostre proteste e poi gente come il russo Zijrinosky. Per noi sarebbe molto difficile se non impossibile. Quindi aspettiamo di di vedere cosa succederà in futuro con le elezioni invece che iniziare i rapporti ora. Come aspettiamo di vedere come si comporterà il governo austriaco.

D: Lo scorso marzo lei firmò insieme all'eurodeputata Nelly Maes attuale presidente del gruppo parlamentare autonomista dell'ALE a Strasburgo una presa di distanze definitiva dalla Lega Nord. Perché ?

R: "La ragione è chiara. I partiti autonomisti ed indipendentisti democratici in Europa non accettano partner che hanno intrapreso relazioni amichevoli e durature si sono rifiutati di romperle con Zirinovsky il Vlaams Blok Haider. Come non è certo giustificabile appoggiare e visitare Milosevic durante la devastante invasione dell'esercito serbo in Kossovo come ha fatto Bossi. È puro razzismo inoltre offendere i rifugiati kossovari (Bossi li definì "straccioni" nda)gente che solo oggi sta tornando alle proprie case distrutte

D". Pensa: che la coalizione Polo Lega se vincesse le elezioni politiche rischierà di far scoppiare in tutta Europa un secondo "effetto Haider"?

R: "Non ho idea. Posso solo prendere atto del fatto che non è una cosa nuova. Berlusconi è già stato primo ministro italiano in coalizione con Fini e Bossi. L'Europa allora non reagì però come con Haider".

Matteo Incerti

Pubblicata su IL GAZZETTINO 1 marzo 2000


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