giovedì 13 dicembre 2007

Sciopero dei Tir ? La rivincita di prodotti locali e 'filiera corta'


REGGIO EMILIA -La rivincita della ‘filiera corta’. Mentre nei supermercati scarseggiano latte ed altri generi alimentari, chi ha adottato soluzioni alternative legate alla produzione locale in questi giorni non risente dello stop imposto dalla sciopero degli autotrasportatori. Un esempio su tutti è quello del latte fresco di giornata distribuito ‘alla spina’ con distruttori automatici. Si arriva lì con una bottiglia di vetro e si ricarica. 1 euro al litro. Tra città e provincia ci sono sette distributori ( Roncadella, Villa Curta, in centro in via del Guazzatoio, Villa Cella, a Novellara, Mandrio di Correggio, Ghiardo di Bibbiano, Castelnuovo Monti). Tutti stanno registrando forti incrementi.
“Negli ultimi giorni vendiamo il 30% più del solito, e tra l’altro la gente scopre che il latte costa meno, viene qui con la sua bottiglia di vetro e ricarica” conferma Andrea Gianferrari della bottega Sigma di via del Guazzatoio. “Registriamo incrementi anche a Roncadella e anche dei prodotti a vendita diretta” dice Paolo Crotti dell’azienda agricola Podere Giardino. “Anche i prodotti locali come il parmigiano reggiano, salumi,e vini non risentono dello stop” continua Gianferrari. “La filiera corta in questo frangente conferma tutta la sua convenienza ed il suo valore sociale, riduce i costi per i consumatori, ha un vantaggio per i produttori, aumenta la qualità e non dovendo tra l’altro diminuendo la mobilità delle merci su gomma contribuisce anche a ridurre l’inquinamento” dice il direttore di Coldiretti Reggio Gianfranco Drigo. Tommaso Dotti, della parrocchia di Albinea e responsabile provinciale del Comitato Acqua bene Comune affronta il tema acqua minerale. “Manca l’acqua in bottiglia in alcuni supermercati? La soluzione è l’acqua dei nostri acquedotti, più controllata e molto meno costosa”. E la mobilità ? Gli Amici di Beppe Grillo che due mesi fa avevano lanciato il sito internet degli Eco-pendolari rilanciano. “La crisi dell’approvvigionamento dei carburanti ci può far riflettere sulle alternative. Ci sono già 40 percorsi disponibili casa-lavoro-casa sul nostro sito utilizzati da persone che condividono l’auto” dice Vito Cerullo, impiegato da Campegine che per venire al lavoro a Reggio condivide l’auto con altre persone. “Inoltre nel raggio di 3-4 chilometri il mezzo migliore per muoversi in città è la bicicletta, senza dimenticare treni ed autobus” conclude.
Matteo Incerti ( Il Resto del Carlino-edizione Reggio Emilia 13 dicembre 2007)