martedì 13 novembre 2007

De Magistris a Strasburgo: "Così politici, imprenditori e criminalità truffano l’Unione Europea"


STRASBURGO 13 Nov. 07- Il Pm De Magistris non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito alle inchieste che gli state avocate, ma ha spiegato i meccanismi con i quali si attivano le frodi comunitarie davanti ad una ventina eurodeputati anche stranieri e diversi giornalisti sia italiani che di altre nazioni. “Il problema dei fondi – ha spiegato agli eurodeputati – sono le società miste pubbliche private. In Calabria mi sono trovato ad imbattermi in situazioni che hanno a che fare con finanziamenti pubblici collaborando con l'Olaf, la commissione anti frodi del Parlamento europeo che si è sempre ben attivata”.
“Nelle società miste pubbliche private – ha detto De Magistris- ci sono politici che lottizzano come ai vecchi tempi con un esponente per ogni formazione tranne estrema destra ed estrema sinistra, ma anche nella parte privata troviamo imprenditori, uomini d'affari a volte legati agli stessi uomini politici e talvolta società che hanno legami con la n'drangheta”.
Per il magistrato di Catanzaro “Il tema è che le società che vengono fatte lavorare quelle che usufruiscono di parte dei fondi, capita che stornino una parte verso terzi, così come le persone che vengono fatte lavorare, che diventano serbatoi di voti”.
Conclusione. “Alla fine se l'Italia non realizza le opere finanziate con i denari Ue viene pure multata. E' un settore sul quale ci vuole la massima trasparenza in quanto in Calabria tra il 2007 e 2013 dovrebbero arrivare 9 miliardi di euro di finanziamenti pubblici”.
A sostegno di De Magistris anche Beppe Grillo presente all'incontro a Strasburgo che ha dichiarato (intervistato da ReggioNelWeb): "Bloccate i fondi europei all'Italia: è come darli a Bokassa".
Grillo ha chiesto provvedimenti drastici all’Europa nei confronti dell’Italia. “Ci aiuti, blocchi I fondi per i progetti, siamo leader nelle truffe finiscono a mafia e partiti non ai cittadini”. “E’ come una partita di giro dove i cittadini non vedono niente, noi italiani non siamo in grado di controllare nulla per questo chiedo di bloccarli non siamo la Danimarca o l’Olanda”.
Ma in Emilia Romagna ci sono stati finanziamenti europei che hanno portato a risultati. “Certo ci sono anche esempi positivi – ha detto- ma il sistema delle sovvenzioni droga il mercato” . “Le esperienze ci insegnano che gli aiuti europei siano finiti alle multinazionali non direttamente a cittadini o chi li doveva ricevere, guardiamo l’agricoltura o la pesca che con le sovvenzioni è andata in rovina”. L'Italia nel 2006, è risultata il paese del vecchio contininente dove sono state scoperte più frodi all'Unione Europea. In totale 318 milioni di euro.

Matteo Incerti

(Reggio nel Web - 15-11-2007)


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