domenica 31 agosto 2008

Il negozio del riciclo!


Il 1 settembre a Moncalieri, via Santa Croce 11/b si apre il primo negozio privato del riciclo . L'idea parte da quella di una serie di negozi in franching dove il cittadino porta i suoi scarti di materiale post consumo selezionati e differenziati. Qui vegono pesati e pagati in base alla quotazione dei materiali pubblicate da Sole 24 ore. Tanto per fare un esempio: un chilogrammo di PET (plastica) è quotato 20 centesimi, un chilogrammo di lattine in alluminio 60 centesimi e un chilogrammo di carta 8 centesimi.

Con questa novità si sviluppa una idea di autoresponsabilizzazione capitalistica della gestione dei propri materiali post consumo (impropriamente detti 'rifiuti').

Facendo sistema con un serio piano industriale di sviluppo, l'idea è molto intelligente, in quanto fa capire a tutti i cittadini che i materiali post consumo hanno un valore enorme e gettarli, sotterrarli, bruciarli è una cosa assurda, completamente anti-industriale oltre che antieconomica ed antiecologica. Un modello come questo puo' aiutare la nostra società ad avviarsi culturalmente verso l'idea di Rifiuti Zero, in quanto gli 'scarti' cambiano completamente di prospettiva. Si capisce che hanno un VALORE!


Putroppo siamo in Italia e già si avvertono alcuni problemi.

Il comune di Moncalieri nega la concessione al negozio in quanto non ci sono le autorizzazioni per la gestione dei rifiuti. Evidentemente la 'gallina dalle uova d'oro' della gestione monopolistica finto-privata (municipalizzate Spa) dei materiali post consumo non tollera esempi del genere.

Eppure il testo unico ambientale ribadisce che i "rifiuti" ( in realtà preziosi materiali come plastica, carta, lattine etc.) appartengono al cittadino finchè non li conferisce negli appositi contenitori pubblici per la raccolta (siano questi domiciliari-porta a porta o stradali)!


Ma noi questi, troppi costosi imballaggi non li abbiamo pagati ? Bene allora li regalo o scambio o vendo a chi voglio io se c'è la possibilità.


E non si tiri fuori la storia del rischio della criminalità organizzata. Negozi in rete legati alle filiere del riciclo sono completamente controllabili ed alla luce del sole!

6 commenti:

Unknown ha detto...

Conosco il progetto dall'anno scorso e lo ritengo assolutamente valido e utile. Scrivo da Padova e mi sono iscritta ad una lista civica della provincia, ho fatto la proposta degli Ecopunti da inserire a programma e mi è stata approvata (quindi APRIRE ECOPUNTO COME COMUNE). Ho cercato in tutti i modi di contattare la RECOPLASTICA SRL, azienda che ha promosso questa iniziativa, per chiedere informazioni su come poter realizzare tale progetto (questo è, per me, un settore totalmente sconosciuto), senza però ottenere alcun risultato (mi hanno risposto che sono presissimi con le Regioni in cui hanno aperto e che non riescono al momento a seguirne altre, nemmeno a darmi indicazioni per e-mail o incontrarci 30 minuti per dare a me la possibilità di fare tt il resto). Ho deciso di muovermi da sola, sono andata alla Provincia, alla Camera di Commercio, ma, per ora, nessuno sa dirmi molto a parte che sono una pioniera. Molti mi dicono che rischio di pestare piedi, che ci sono molti interessi in gioco, che è difficile etc etc etc, MA IO CI VOGLIO PROVARE. C'è qualcuno che mi può dare una mano? Sono proprio ai primi passi... GRAZIE Anna

bizio78 ha detto...

Ero venuto aconoscenza anche io di questo progetto poco tempo fa, non sapevo come muovermi e non lo so tuttora..... cerco anche io qualche informazione in più e ci voglio provare veramente....perchè oltre al fatto che è importante a livello sociale/naturalistico...penso sia prorio la gallina dalle uova d'oro CIao

marì ha detto...

Due anni fa ad Atene (considerata da molti una delle capitali più "indietro" d'Europa!) in pieno centro ho trovato uno strano distributore..inserivi la lattina e ti dava la monetina..,era un'idea eccezionale sotto più punti di vista, infatti nella breve mezz'ora che ho trascorso lì ho visto diversi senzatetto che raccoglievano da terra ciò che spesso la gente "civile" lascia, quindi: riciclo, piazza pulita e piccolo introito per chi raccoglie...che ne dite??

Anonimo ha detto...

ciao mi chiamo fabrizio, scrivo da Prato....anche io con due miei amici abbiamo mostrato interesse verso questo grandissimo progetto.
progetto il quale oltre ad essere una valida possibilità di migliorare il nostro pianeta, ha un grande riscontro economico. ovvio che si vada a pestare i piedi a qualche associazione sicuramente di stampo mafioso, del resto siamo in Italia.....che tristezza. Abbiamo provato a contattare la recoplastica per il meeting di moncalieri ad inizio settembre. ma guarda tu tutti i posti erano finiti. nonostante il nostro interesse, purtroppo tutto è decaduto, siamo riusciti a parlare anche con la dott.sa Migliardi che è la responsabile di questo progetto. posso lasciarvi il numero di telefono, 011/9841824. provate a parlar con lei se eventualmente vi da credito, con noi non l'ha fatto.....che ci sia anche qui qualche interesse....??? a voi l'ardua sentenza.

Ulisse ha detto...

Non sono daccordo, è un incentivo al consumo

Anonimo ha detto...

Australia 1989: 5 cent. per ogni lattina di alluminio vuota!!!
Mi sembra che i nostri politici locali siano lontani anni luce da queste iniziative.