BOLOGNA - Semplicemente da favola. Gli Hogs hanno scritto un pezzo di storia sportiva di questa città e provincia vincendo il XXVIII° Superbowl, lo scudetto di massima serie di football americano. Quando alle 23.22 di sabato l’arbitro ha alzato l’ovale di fronte ai 3.000 spettatori accorsi al “Bernardi” di Bologna (tra questi 300 coloratissimi e rumorosi tifosi granata) suggellando il 28-14 finale per Reggio sui favoriti Warriors Bologna, il pensiero del presidente Davide Ruozzi di Gianfranco Sessi, Giovanni Cantù e tanti altri che 24 anni fa fondarono gli Hogs è andato alle origini. Di quando gruppi di amici appassionati di football di Reggio, Bassa e Montagna che si lanciavano i primi palloni nei prati davanti al Mirabello e giocavano in riva al Po con pettorine da motocross e e protezioni in gommapiuma, si riuninirono per fondare gli Hogs. Allora tutti sognavano quella finale. Un traguardo raggiunto sabato nel “tempio del football” nostrano. La ex Lunetta Gamberini di Bologna, che è la piccola San Siro di questo sport.
Il sogno è iniziato alle 20.45 con l’entrata in campo davanti ai 3.000 spettatori allo stadio , la diretta tv su E’Tv-Teletricolore via satellite ed in mondovisione via internet. Sugli spalti 300 tifosi giunti da Reggio con centinaia di bandiere granata. Qualcuna presa in soffitta dagli anni delle promozioni in serie A della Reggiana. Gli ex allenatori e giocatori Usa Jimmy Nolan , Bobby Chavez, Jeff Buck a fare il tifo via internet dalla California, così come i parenti di coach Dwaine Hatch connessi da mezzi Stati Uniti. I granata entrano in campo in fila mano nella mano, lentamente sulle note dell’ “Ultimo dei Moicani”. Niente sfarzi. Tutti concentrati per prepararsi alla “battaglia”. Inno nazionale , la monetina lanciata dall’eterna bellezza Susanna Huckstep, Miss Italia 1984 e si inizia. Gli Hogs emozionati perdono palla. Poi la difesa sale in cattedra e blocca i Warriors, alla loro sesta finale scudetto. I granata riprendono palla e segnano con Fabrizio Vaccari, che alla fine risulterà il miglior giocatore della partita. Un premio alla carriera visto che Vaccari, ha deciso di appendere casco e spalliera al chiodo. Trasforma Fiorillo e si va sull’8-0. La difesa fa un nuovo miracolo ed intercetta con Renato Frignani. Gli Hogs che raddoppiano con Gianluca Fiorillo che alla fine sarà il miglior marcatore dell’incontro con 16 punti. Si va sul 14-0. I Warriors accorciano con Busi. Gli Hogs amano complicarsi la vita e con una serie di incredibili falli falliscono il 20-7 prima del riposo.Nella ripresa segna ancora Fiorillo. I Warriors si rifanno sotto con Arena (20-14), ma Michele Calò intercetta decisivo e Max Trenti mette il colpo del ko con una corsa di 60 yards.28-14. Gli ultimi minuti trascorrono con la difesa che giganteggia con Tukpeh, Ligabue e Fontanesi. E’ finita. Gli Hogs sono campioni d’Italia. Lacrime e gioia in campo. Dopo mezz’ora di festeggiamenti il presidente Davide Ruozzi alza la coppa al cielo in una marea di coriandoli tricolori. “E’ il premio per 24 anni di sport vissuti con solo con grande passione, siamo pronti alla sfida Eurobowl, la Coppa Campioni 2009!”
(Matteo Incerti, IL RESTO DEL CARLINO 14 Luglio 2008)
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