L'ingegnere Paolo Rabitti, mantovano consulente della Procura di Napoli nel processo che mette sotto accusa i vertici politici della Campania ed Impregilo rileva nel libro "Ecoballe" (edizione Aliberti 2008) l'incredibile vicenda di una lettera inviata nel 1998 da Giuseppe Zadra , Presidente dell'Associazione Bancaria Italiana all'allora Commissario presidente della Campania Antonio Rastrelli. Rabitti, ingegnere , urbanista e docente universitario è stato consulente tecnico delle procure in innumerevoli casi, dal Petrolchimico di Marghera, per conto del Pm Felice Casson, al processo Enel di Porto Tolle; dal Petrolchimico di Brindisi alla causa per l'inquinamento da DDT nell Lago Maggiore. Le sue relazioni tecniche per la Procura di Napoli sono un fulcro dell'accusa nel processo sullo scandalo rifiuti.
Ingegner Rabitti lei ha scoperto una lettera dell'ABI che si è intromessa a piedi pari in una gara d'appalto europea di fatto chiedendo di bloccare la raccolta differenziata. Che cosa è emerso da cui documenti?
La gara d'appalto era del 1998 per lo smaltimento dei rifiuti della Campania. A gara in corso arriva al presidente della Regione una lettera dell'ABI, la quale dice che le famose 'ecoballe' invece di smaltire subito come da contratto, dovevano essere tenute per essere smaltite piu' avanti, e che se i cittadini napoletani non avessero conferito i rifiuti pattuiti avrebbero dovuto pagare.
Questo cosa significa in concreto?
Significa che avrebbero dovuto pagare due volte. Per smaltire i rifiuti e per non smaltirli e questo evidentemente è un freno fortissimo per la messa a punto della raccolta differenziata.
Quindi l'ABI chiedeva di disincentivare la raccolta differenziata di fatto?
Di fatto l'ABI chiedeva di pagare due volte, e che ci fossero dei limiti per il conferimento da parte dei Comuni. I Comuni dovevano conferire i rifiuti pattuiti. Se andavano di sotto la quantità pattuita dovevano pagare e quindi i Comuni non avevano convenienza a smaltire i rifiuti via raccolta differenziata avevano convenienza a smaltire i rifiuti una volta sola.
Sotto c'è sempre il business, tramite incentivi statali con le nostre bollette della luce, all'incenerimento con i cip6.
Certo se mi conviene smaltire i rifiiuti perchè mi danno un sacco di soldi per bruciarli è evidente che non ho convenienze ad andare verso la raccolta differenziata e chi vince la gara d'appalto per bruciare rifiuti ha convenienza a tenersi quei rifiuti li come hanno fatto con le "ecoballe" in attesa di poterli bruciare prima o poi con gli incentivi che sono pagati dalla gente sulla bolletta dell'Enel
Incentivi illegali per l'Unione Europea in quanto non conformi con la direttiva 2001/77 sulle fonti rinnovabili e ritenuti Aiuti di Stato.
Si adesso sono illegali prima erano legali e basati su una mistificazione del contributo sulle energie rinnovabili perchè erano "rinnovabili e assimilate" c'era scritto"
Matteo Incerti (pubblicata su ReggioNelWeb.it n. 278 del 15/7/2008 )
Ingegner Rabitti lei ha scoperto una lettera dell'ABI che si è intromessa a piedi pari in una gara d'appalto europea di fatto chiedendo di bloccare la raccolta differenziata. Che cosa è emerso da cui documenti?
La gara d'appalto era del 1998 per lo smaltimento dei rifiuti della Campania. A gara in corso arriva al presidente della Regione una lettera dell'ABI, la quale dice che le famose 'ecoballe' invece di smaltire subito come da contratto, dovevano essere tenute per essere smaltite piu' avanti, e che se i cittadini napoletani non avessero conferito i rifiuti pattuiti avrebbero dovuto pagare.
Questo cosa significa in concreto?
Significa che avrebbero dovuto pagare due volte. Per smaltire i rifiuti e per non smaltirli e questo evidentemente è un freno fortissimo per la messa a punto della raccolta differenziata.
Quindi l'ABI chiedeva di disincentivare la raccolta differenziata di fatto?
Di fatto l'ABI chiedeva di pagare due volte, e che ci fossero dei limiti per il conferimento da parte dei Comuni. I Comuni dovevano conferire i rifiuti pattuiti. Se andavano di sotto la quantità pattuita dovevano pagare e quindi i Comuni non avevano convenienza a smaltire i rifiuti via raccolta differenziata avevano convenienza a smaltire i rifiuti una volta sola.
Sotto c'è sempre il business, tramite incentivi statali con le nostre bollette della luce, all'incenerimento con i cip6.
Certo se mi conviene smaltire i rifiiuti perchè mi danno un sacco di soldi per bruciarli è evidente che non ho convenienze ad andare verso la raccolta differenziata e chi vince la gara d'appalto per bruciare rifiuti ha convenienza a tenersi quei rifiuti li come hanno fatto con le "ecoballe" in attesa di poterli bruciare prima o poi con gli incentivi che sono pagati dalla gente sulla bolletta dell'Enel
Incentivi illegali per l'Unione Europea in quanto non conformi con la direttiva 2001/77 sulle fonti rinnovabili e ritenuti Aiuti di Stato.
Si adesso sono illegali prima erano legali e basati su una mistificazione del contributo sulle energie rinnovabili perchè erano "rinnovabili e assimilate" c'era scritto"
Matteo Incerti (pubblicata su ReggioNelWeb.it n. 278 del 15/7/2008 )
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